sabato 2 dicembre 2017

INTERVISTA AGLI OSPITI DELL'OIC DELLA MANDRIA-Relazione a cura di Francesco Ambrogi

Come prestabilito, insieme a componenti di altre squadre di robotica, ci siamo incontrati davanti alla struttura dell’OIC alla Mandria.


Entrati , ci siamo accomodati all’interno di una piccola sala conferenze, parte del Museo Veneto dei Giocattoli. 


Qui abbiamo conosciuto tre anziane (una della veneranda età di 96 anni, “innamorata del progresso”) molto disponibili e simpatiche alle quali la prof.ssa Menegazzo ha velocemente esposto il progetto NAO. 

In seguito ogni studente si è presentato velocemente, esponendo passioni o il suo obiettivo all’interno della squadra. 

Noi della squadra Fischer abbiamo ovviamente presentato brevissimamente il nostro progetto differente dal NAO.


Siamo poi passati alla parte di “conferenza stampa”. 

Dalle domande di tutti gli studenti è emerso che le più grosse utilità che un robot potrebbe avere all’interno della vita di un anziano sono quelle di accompagnatore al di fuori della struttura o, per esempio raccogliere le cose da per terra e giocare a carte. 

Ciò che invece potrebbe essere rilevante per il nostro progetto sono, a volte, azioni apparentemente semplici come l’accendere o spegnere le luci o alzare e abbassare le tapparelle. 

Ancora infine è piaciuta l’idea di un robot che possa far partire la musica o la tivù o aiutare nello svolgere esercizi di movimento.
 

È tuttavia emerso il fatto che gli anziani spesso non vogliono perdere eccessivamente autonomia, la capacità di svolgere anche azioni semplici soprattutto in strutture come queste dove gli assistenti sono sempre pronti ad aiutare. 

Molto probabilmente quindi in ottica anziani dobbiamo lavorare ancora e cercare di sviluppare altre idee oltre a quelle già pensate di utilità in casa e del giardino pensate durante il primo incontro.


Siamo però disponibilissimi per un nuovo incontro dove potremmo riferire nuovamente le nostre idee e quelle nuove a cui potremmo giungere.

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