PieRReProject Robot Rescue

 
PieRRe (Project Robot Rescue) è il robot da Salvataggio realizzato da tre ragazzi di classe quarta del Liceo E. Fermi di Padova il PieRRe Team.

Giovanni Desiderati, Riccardo Magagna e Giovanni Igor Cesarotto

Nasce con l’idea di aiutare i soccorritori nelle situazioni pericolose per la loro incolumità.

In particolare è stato progettato per esplorare il territorio, individuare un eventuale ferito e fornire all’operatore dati utili sullo stato di salute del soggetto. Non è di certo il primo robot di questo tipo, ma possiede delle implementazioni che permettono di ampliare il suo range d’azione e di adoperarlo in più situazioni.


 
Questo primo prototipo è basato sulle note schede programmabili  Arduino Uno e Raspberry pi 2 ed è dotato di:




  1. sensore a ultrasuoni per l’individuazione di ostacoli e l’aggiunta “dell’autonomous life” per rendere indipendente il robot qualora i contatti con l’operatore dovessero interrompersi;

     
  2. sensore a infrarossi per la rilevazione di persone e/o animali;
  3. una telecamera per la trasmissione in diretta dell’ambiente che circonda il robot;  





     
  4. Un pulsiossimetro (sensore di pulsazioni cardiache) estraibile, capace di inviare i dati in streaming e utile per stabilire approssimativamente le
    condizioni vitali del ferito;
  5. di un microfono e di un altoparlante per l’interazione tra soggetto e operatore o per l’emissione di musica che possa tranquillizzare il ferito qualora quest’ultimo sia un bambino o una persona spaventata;
  6. Cingoli per i terreni più dissestati.

La struttura è stata interamente pensata e progettata dal Team, utilizzando software di progettazione tridimensionale. È stato poi stampato in 3D, permettendo di mantenere i costi bassi, mentre le parti soggette ad urti sono state costruite in alluminio per ottenere una maggiore resistenza.

 
Grazie alla progettazione di un’interfaccia ottimizzata per la riproduzione del video, PieRRe è in grado di lavorare anche  in condizioni non ideali, aiutando, ampliando le capacità e l’efficenza dei soccorsi. Una volta sguinzagliato per mezzo dell’autonomous life o con il comando a distanza, perlustra la zona e tramite il sensore infrarossi riconosce il ferito, o la persona in difficoltà, e utilizza sia il microfono sia il pulsiossimetro per verificarne le condizioni vitali.


PieRRe, è comandabile in più modi. Il primo, nonché il più tradizionale, è la possibilità di un controllo Bluethoot tramite l’apposita app, per mezzo della quale lo si può telecomandare a distanza. 



Progetto iniziale Febbraio 2016
Un’altra possibile alternativa, è rappresentata dal bracciale Myo, un bracciale che rileva gli stimoli nervosi, e ne associa un comando poi trasmesso al robot. Inoltre la possibilità di usare un guanto capacitivo realizzato con Arduino LilyPad che fa corrispondere alla gestualità della mano ogni comando(ripetizione)





Ideazione del prototipo al computer
Come affermano Roberto Cingolani e Giorgio Metta nel loro „Umani e umanoidi“ ed. Il Mulino cap.12°
„ I robot utilizzati nel caso di catastrofi naturali sono stati progettati e costruiti per operare essenzialmente in spazi aperti. Devono quindi coniugare capacità di ricognizione e capacità d'intervento, con apparati di locomozione differenti e con sistemi di rilevamento e trasmissione delle immagini (…).  "

3 commenti:

  1. Potreste spiegarmi come intendete realizzare il guanto capacitivo?

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  2. L'idea è quella di interfacciare il bracciale MYO e la scheda presente dentro PieRRe per poterlo comandare a distanza sfruttando i muscoli del braccio. Inoltre si è anche pensato di costruire un guanto capacitivo, sempre con Arduino per controllare il robot in maniera più semplice e funzionale. Speriamo di presentare il tutto a Maker Faire 2016. Riccardo Magagna

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  3. Ragazzi quest'anno sarà perticolarmente difficile essere selezionati...
    "Maker Faire Rome, alla Call per le scuole hanno risposto in 300: il triplo rispetto al 2015

    Alla Call for Schools and Universities hanno risposto 274 scuole con 300 progetti, e 60 università italiane e straniere"

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