Il Nao in azione
Ciao a tutti
carissimi supporter!
Siamo in cerca di
buone idee: “chi ha in mente qualche personaggio (storico, sportivo, di
fantasia o dei fumetti o…) che possa essere identificato rapidamente con un
oggetto?”
Date libero sfogo
all’inventiva…aspettiamo ansiosi, sicuri che ci stupirete!!
#thebeginnersnaochallenge2k15
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Blog a cura della professoressa Carla Gobbo, Liceo Scientifico E.Fermi di Padova
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venerdì 26 dicembre 2014
venerdì 19 dicembre 2014
NAO_Challenge_2015 Con chi abbiamo a che vedere?
Il curriculum vitae di Nao
Nao è alto circa mezzo metro, è dotato di gambe, braccia, mani, sensori e capacità di interazione, e due occhietti sgranati piuttosto espressivi. A controllare ogni movimento è il cervello “informatico”, l’efficiente processore situato nella sua testa. Il robot dispone di 25 gradi di libertà ed è ben “sensorizzato”: pulsanti sui piedi, ultrasuoni sul petto, microfoni omnidirezionali nelle orecchie, telecamere ecc.
Nao, è nato nel 2004, partorito dalle menti dei ricercatori della Aldebaran Robotics, società francese di tecnologia, con quartier generale a Parigi. Precocissimo, è sceso in campo per la prima volta nel 2007 per sostituire il cagnolino Aibo della Sony. Da allora gli studenti universitari lo allenano come calciatore per le sfide nella piattaforma standard della RoboCup, la Coppa del mondo della robotica. Tutte le squadre usano robot identici, cioè tanti Nao, così gli studenti si concentrano soprattutto sulla programmazione, perché il robot deve essere in grado di giocare in piena autonomia, senza controllo esterno.
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The Beginners Nao Challenge 2k15 e Team EVE_Nao challenge 2015
Nao è alto circa mezzo metro, è dotato di gambe, braccia, mani, sensori e capacità di interazione, e due occhietti sgranati piuttosto espressivi. A controllare ogni movimento è il cervello “informatico”, l’efficiente processore situato nella sua testa. Il robot dispone di 25 gradi di libertà ed è ben “sensorizzato”: pulsanti sui piedi, ultrasuoni sul petto, microfoni omnidirezionali nelle orecchie, telecamere ecc.
Nao, è nato nel 2004, partorito dalle menti dei ricercatori della Aldebaran Robotics, società francese di tecnologia, con quartier generale a Parigi. Precocissimo, è sceso in campo per la prima volta nel 2007 per sostituire il cagnolino Aibo della Sony. Da allora gli studenti universitari lo allenano come calciatore per le sfide nella piattaforma standard della RoboCup, la Coppa del mondo della robotica. Tutte le squadre usano robot identici, cioè tanti Nao, così gli studenti si concentrano soprattutto sulla programmazione, perché il robot deve essere in grado di giocare in piena autonomia, senza controllo esterno.
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