CANVAS DEL PROGETTO ZAIN-ONE
VEDI LA PRESENTAZIONE DELL'ABBINARMADIO
VEDI LA PRESENTAZIONE DEL PROGETTO UPGRADE -RICICLIAMO A SCUOLA
6 giugno 2019: ripresa del PON MODULO 1 e inizio dell'HAKATHON . 64 studenti, suddivisi in 8 squadre impegnati secondo queste regole:

FERMI'S_hackathon
2019
Last
update: 07/06/19
- 09.11
Regolamento
Descrizione e finalità della competizione
Il
FERMI'S_hackathon si ispira al VALLhackathon dell'istituto Vallauri
di Fossano(CN), è una competizione a squadre avente come obiettivo
lo sviluppo di un prototipo possibilmente funzionante inerente il
tema della manifestazione.
Il
tema è l’hacking funzionale si richiede cioè di migliorare
un oggetto (elettrodomestico, mobile, componente elettronico, oggetto
di uso quotidiano, ecc.) dal punto di vista della sua funzionalità
rispetto a un bisogno specifico.
-
Es. 1: la maniglia di un determinato mobile è scomoda perché inutilizzabile da parte di una persona con una specifica disabilità, la si porta all’hackathon, ci si ingegna per migliorarne la forma e renderla più comoda e poi la si realizza
-
Es. 2: l’impianto di irrigazione in giardino non funziona bene rispetto al giardino stesso, servirebbe che il getto a pioggia avesse una forma specifica, si porta all’hackathon qualche componente essenziale, ci si ingegna per migliorarlo e lo si realizza
-
Es. 3: il tachimetro dello scooter non è né comodo né preciso e di difficile lettura in presenza di una giornata molto soleggiata, lo si porta all’hackathon, ci si ingegna per modificarlo/integrarlo, nei limiti del Codice della Strada, e poi lo si realizza.
-
Es. 4: la raccolta differenziata
-
il bisogno: la raccolta differenziata fatta a casa è un po’ caotica, monitorando il quantitativo di ciascuna voce probabilmente si indurrebbe a una minor produzione di rifiuto
-
il freno: non si sa bene né quanta immondizia si produce, né dove finisce, e poi “...tanto però gli altri...”
-
a disposizione: cestino→ proposta: cestino dell’immondizia che misura quanta differenziata viene prodotta e che comunica il dato a un database centralizzato leggibile da tutti gli aderenti per stimolare una competizione positiva a ridurre i rifiuti
-
Il
FERMI'S_hackathon ha inoltre lo scopo di far conoscere ai
partecipanti il LabMULTIMEDIALE, del Fermi,
e di mescolare saperi diversi provenienti dalle varie anime della
scuola (formazione delle Scienze Applicate e formazione del Nuovo
Liceo Scientifico, nonchè diffondere una cultura della condivisione
dei saperi e delle competenze).
Il
FERMI'S_hackathon ha infine lo scopo di consentire aggregazione
e di trascorrere un tempo prolungato in allegria in un clima
creativo.
Programma dell’evento
L’evento
si articola su due
incontri del
Modulo 1
“Robotica&Creatività” a partire dal 6 giugno (13.30-16.30) e
poi 12
giugno (9.00-17.00)
2019 per un totale di 11 ore così ripartite:
- 8 ore di progettazione e realizzazione
- 8 ore di progettazione e realizzazione
- 2
ore di presentazione degli artefatti alla giuria
- 1
ora affinché la giuria valuti e proclami i vincitori indiscussi.
giovedì 6 giugno
-
h 14:00: riunione dei partecipanti in LabMM
-
descrizione dettagliata dell’evento e del regolamento
-
descrizione dei locali a disposizione
-
descrizione dei materiali a disposizione
-
formazione delle squadre (nuove o consolidate ma con innesti di “esperti”)
-
suggerimenti e idee per i progetti
-
suggerimenti e idee per la realizzazione
-
mercoledì 12 giugno
-
h 9:00: ritrovo nei locali destinati all’evento
-
avvio dell’hackathon con approfondimenti applicativi e implementazioni, con riferimento ai progetti delle squadre
-
h 16:00 fine lavori
-
esposizione dei progetti e dei prototipi
-
avvio della valutazione da parte della giuria
-
-
h 16:30: premiazione e ...buona estate!
Requisiti di partecipazione
Può
partecipare al FERMI'S_hackathon qualunque studente del Liceo Fermi
di qualunque corso e articolazione, purché iscritto ai Moduli di
“Robotica&Creatività” o
espressamente invitato dalle organizzatrici
Regolamento della competizione
Ogni
partecipante è invitato a portare con sé già giovedì 6 giugno un
oggetto da hackerare, da migliorare. Dopo la formazione delle
squadre, secondo le modalità indicate nel seguito, i membri di
ciascun gruppo cominciano a valutare quale oggetto far divenire
obiettivo di squadra. E’ consentito un solo oggetto e progetto per
squadra. La decisione definitiva va formalizzata e comunicata agli
organizzatori alle 16:30 di giovedì
6 giugno.
E’
possibile ed è caldeggiato che ciascuna squadra si organizzi, dopo
l’incontro preliminare, per studiare e imbastire il progetto,
nonché reperire materiali che ritenga necessari per realizzare il
progetto. L’uso di ogni altro materiale è a discrezione
insindacabile dell'esperta e della tutor dei Moduli.
E’
invece consentito l’utilizzo di strumenti e utensili personali
portati dal partecipante, siano essi computer, attrezzi da officina,
strumentazione di misura, purché non pericolosi e privi di limiti
d’uso negli ambienti della scuola: le prof.sse Gobbo e Menegazzo si
riservano di valutare positivamente o negativamente ciascuno di
questi utensili e strumenti.
Ogni
squadra lavora in autonomia negli spazi che le sono riservati e nelle
aree comuni.
I
devices in dotazione al LabMM devono essere usati con rispetto,
attenzione e cura: qualunque violazione è sanzionata a giudizio
insindacabile delle insegnanti con l’esclusione del partecipante o
dell’intera squadra dalla gara.
La
competizione prevede la realizzazione di dispositivi automatici o
meno che rispondano alle richieste indicate in precedenza: a tal fine
è possibile utilizzare qualunque materiale messo a disposizione,
qualunque materiale portato da casa e conforme a quanto sopra
esposto, qualunque devices presente nei laboratori.
Si
sottolinea l’importanza di individuare uno specifico bisogno, del
partecipante o di terzi, cui l’hacking dell’oggetto risponde.
Ai
fini della premiazione è richiesta inoltre una breve presentazione
multimediale secondo il formato che sarà fornito dall'esperta e
dalla tutor: tale presentazione sarà a disposizione della scuola per
eventuali esposizioni future, articoli di giornale, ecc.. Sono
caldeggiati contributi video e fotografici delle varie fasi e del
prodotto finito.
Codice di comportamento
Si
richiede ai partecipanti di utilizzare solo ed esclusivamente i
locali messi a disposizione della manifestazione, avendo cura degli
stessi e dei relativi arredi.
Soprattutto
di richiede “buon senso”: occorre evitare qualunque situazione
che possa mettere in pericolo la persona, infastidire, arrecare danno
a cose o individui.
Modalità di formazione delle squadre
Le
squadre sono formate da 4-5 membri in funzione del numero di
partecipanti.
E'
possibile mantenere le squadre che già si erano costituite nelle
prime lezioni del Modulo1 ma è caldeggiato l'innesto di qualche
partecipante più esperto nel settore in cui si intende operare.
Data
la natura fortemente interdisciplinare si raccomanda e suggerisce di
formare squadre di persone che abbiano competenze in ambiti anche
molto diversi, per far fronte alle necessità che emergeranno durante
la sessione di hacking.
Materiali e strumenti a disposizione
Ad
ogni squadra sarà messo a disposizione il materiale che fa parte
della dotazione del laboratorio mm. Qualora non dovesse essere
sufficiente si invitano i partecipanti a provvedere personalmente.
Criteri di valutazione
La
giuria, formata da docenti del Liceo Fermi, dalla Preside e da un
gruppo di studenti esperti
valuterà i progetti a partire dalle 16:30
del mercoledì.
A
ciascun giudice sarà fornita una griglia di valutazione che terrà
conto dei seguenti aspetti:
-
effettivo miglioramento dell’oggetto dopo l’hacking 0-10 p.ti
-
effettivo funzionamento del progetto 0-10 p.ti
-
originalità del progetto (capacità di stupire, ingegnosità) 0-10 p.ti
-
potenzialità commerciali del progetto 0-10 p.ti
La
giuria si riunirà per deliberare i vincitori e la proclamazione
avverrà intorno alle ore 17:00.
Premi
I
premi per la squadra vincitrice sono in via di definizione,
afferiranno in ogni caso alla sfera del “mondo maker”.
Proprietà dei progetti
I
progetti resteranno a disposizione del Liceo Fermi e del LabMM per
successive mostre e partecipazione a fiere, nonché per eventuale uso
didattico o per uso nelle Aree di Progetto.
Quindi
eventuali materiali personali messi a disposizione per la
realizzazione resteranno sul progetto salvo
diverso accordo preventivo.
Qualora
uno o più membri di una squadra manifestino interesse per portare
con sé il proprio progetto ciò è comunque possibile, previo
accordo con le insegnanti e la restituzione dei soli materiali
inventariabili che la scuola ha messo a disposizione per il medesimo
(es.: scheda Arduino, sensori), sotto forma di materiale nuovo e
identico da cedere alla scuola e senza necessità di smontarlo dal
progetto stesso.
Accettazione del regolamento
La
partecipazione alla presente competizione presuppone l’accettazione
integrale del presente regolamento e la sottomissione esplicita alle
decisioni prese dalle conducenti i Moduli 1 e 2 del PON
“Robotica&Creatività”
Per informazioni
Per
ulteriori informazioni si prega di rivolgersi a:
21 maggio 2019 TERZO INCONTRO MODULO 2
Conclusione delle nozioni sull'Intelligenza Artificiale e programmazione di una timeline affinchè NAO possa ballare la macarena il tutto preceduto da una vera macarena di gruppo!
16 maggio 2019 SECONDO INCONTRO MODULO 2
Dopo una breve introduzione sull'Intelligenza Artificiale utilizzando il divertente video pubblicato da FMD e realizzato in collaborazione con Microsoft
ENTRA NEL MONDO DELL'AI,
gli studenti si sono dedicati alla creazione di una timeline che permettesse a Nao di eseguire qualche semplice passo di danza.
Eccoli al lavoro:
9 maggio 2019 AVVIO DEL MODULO 2 PON.
Il gruppo di studenti, guidati dalla prof.ssa Menegazzo come esperta e dalla prof.ssa Gobbo come tutor hanno cominciato ad imparare i primi rudimenti di Coreographe.
Una breve informativa su cosa si intende con Intelligenza Artificiale ha introdotto l'argomento che verrà sviluppato nei prossimi incontri.
Nelle foto che vedete il plotoncino di volonterosi al lavoro.
L'organizzazione dell'attività è a coppie, un peer-to-peer che dall'esperiena passata è la modalità che fornisce i migliori risultati.

I PRIMI DUE MODULI HANNO SUSCITATO GRANDE INTERESSE INFATTI C'E' STATA LA RICHIESTA DI PARTECIPAZIONE DI 64 STUDENTI
GLI STUDENTI SONO DI CLASSE PRIMA, SECONDA, TERZA; SIA DEL CORSO DI SCIENZE APPLICATE SIA DI NUOVO LICEO SCIENTIFICO.
NEL PRIMO APPUNTAMENTO DEL MODULO 1:
Come ci si comporta all'interno di una squadra
Cos'è un canvas
Attività di team-building per la socializzazione e la formazione dei gruppi cooperativi
NEL SECONDO APPUNTAMENTO DEL MODULO 1:
Quali sono le regole per essere utili al proprio gruppo (l'attività dei sei cappelli)
Team-building: L'Apocalisse delle uova
Occorrente: oggetti di plastica, materiali da imballaggio, giornali, gomme da ufficio
Obiettivi: Incentivare il problem solving e la collaborazione
Ciascun gruppo ha a disposizione 30-45 minuti per utilizzare i materiali a disposizione per costruire un involucro attorno ALL'UOVO che verrà consegnato in modo tale che non si rompa se dovesse cadere per terra.
Una volta terminata la creazione degli imballaggi si fa partire l’apocalisse: ogni UOVO imballato viene lanciato dal ponticello tra i due cortili, e qui si scoprirà quale gruppo è riuscito a creare l’imballaggio più efficace, cioè quello che ha permesso al proprio UOVO di resistere all’impatto.
Redazione di un diario di bordo
![]() |
Marco con il super-imballaggio |
GRUPPO: Idea
Vincente
VERBALE:
Alle ore 13.30 la
nostra squadra e tutti i partecipanti all’attività Robotica &
Creatività si sono riuniti in aula autogestita per pranzare e per
condividere il cibo con i propri compagni, al fine di aumentare lo
spirito di squadra. Finito di mangiare, alle ore 14.00 ci siamo
trasferiti nella classe della 1Bsa in cui le professoresse Gobbo e
Menegazzo ci hanno spiegato le regole del gioco del giorno: creare un
imballaggio per un uovo al fine di non farlo rompere facendolo cadere
dal ponticello al primo piano. Le regole erano di crearlo con
materiale portato da casa e di farlo cadere all’interno di un
confine ben definito. Nel caso si succeda nella prova, si procede ad
una seconda, che consisteva nell’imballare due uova al posto di
una, con il guscio adiacente. Prima di iniziare la prova, abbiamo
diviso i membri della squadra in sei colori, che corrispondono a
definiti ruoli: Anna Guatieri blu, Marco Colpi verde, Leonardo
Solidoro giallo, Edoardo Cesaro rosso, Mirco Fasolato nero e Simona
Castiglione bianca.
![]() |
l'uovo intatto |
![]() |
squadra idea-vincente al lavoro |
PRIMA PROVA
Ci siamo
trasferiti nella classe adiacente per procedere nella prima prova.
Ognuno cominciava ad esporre le proprie idee: alla sottoscritta viene
l’idea di tagliare una bottiglietta di plastica a metà per
metterci dentro l’uovo, con del cotone attorno per attutire. Siamo
poi partiti da questa idea per cominciare l’imballaggio. Per
ammortizzare di più abbiamo avvolto la mezza bottiglia con del
pluriball e abbiumo fissato il tutto con dello scotch da pacchi. Nel
frattempo abbiamo preparato uno scatolone con dentro una scatola da
scarpe dove mettere all’interno l’imballaggio dell’uovo. Per
riempire gli spazi vuoti abbiamo utilizzato del giornale. Abbiamo
chiuso la scatola e infine come ulteriore ammortizzatore abbiamo
utilizzato del giornale appallottolato, attaccandolo con dello scotch
da pacchi intorno allo scatolone. Per riconoscere la parte sopra ci
abbiamo messo una spugna nera, al fine di riuscire a riconoscerla per
aprire la scatola e controllare che l’uovo sia intatto.
SECONDA PROVA
Siccome la prima
prova si era conclusa in modo positivo, abbiamo proceduto con la
seconda. Tornati nella nostra aula abbiamo di nuovo esposto le nostra
idee e quella condivisa da tutto il gruppo era quella di riutilizzare
la tecnica della prima prova con qualche piccolo cambiamento, per
garantire migliore probabilità di successo. Prima di tutto abbiamo
utilizzato una mezza bottiglia più grande, per farci stare più
comodamente le due uova. Poi abbiamo aggiunto all’esterno più
strati di giornale appallottolato e un mini paracaduta (che alla fine
si è rivelato inutile). In tutto ciò si poteva facilmente notare
che non abbiamo pensato all’estetica, visto che abbiamo lavorato
con un semplice motto di squadra: “Per vincere si perde la
dignità”. Alla fine abbiamo avuto successo pure nella seconda
prova.
Alla fine siamo
tornati nelle classi per mettere a posto e pulire e per sentire la
prof. Menegazzo esporre i punteggi delle squadre: la nostra ha fatto
4 punti (su un massimo di 5), arrivando quindi secondi insieme ad
un’altra squadra, su 8 totali.
DIARIO DI BORDO-SQUADRA FONTANA
04.04.19
Ore 14.40 : si
discute per capire come realizzare il progetto, studiando i materiali
a disposizione. Ognuno espone la propria idea e si collabora tutti
insieme per il raggiungimento del risultato prestabilito. Tutti i
membri del gruppo danno una mano e si lavora bene. I materiali tra i
quali il nostro gruppo può fare affidamento sono: parte di
scatoloni, spugne, calze da basket, scotch, sacchetto di plastica,
bandana, giornali.
Ore 15.00 :
inizio costruzione e assemblaggio. Le idee sono molte e si cerca di
farle convivere al meglio all’interno del lavoro. L’idea è
quella di fare un foro nel tetto della scatola, e farci passare il
calzino con dentro l’uovo in modo che quest’ultimo non tocchi le
pareti di cartone, facendolo rimanere più vicino alla sommità della
scatola. Successivamente abbiamo attaccato con dello scotch il
sacchetto nella parte alta per tentare di creare un qualche attrito
con l’aria, come fosse un paracadute, mentre nella parte bassa
abbiamo posizionato quattro spugne per attutire la caduta il più
possibile.
Ore 15.20 : il
capolavoro è completato e promette bene, siamo soddisfatti di ciò
che abbiamo fatto. Aspettiamo che anche tutti gli altri gruppi
abbiamo concluso il loro lavoro, disegnando una faccina sorridente
sul sacchetto di plastica.
Ore 15.35 :
missione fallita, che delusione. Il nostro uovo ci ha abbandonati,
lasciandoci con un calzino buono solo da buttare via.
Ore 15.40 : si
riflette sul motivo della non riuscita dell’esperimento.
Riguardiamo la registrazione del lancio e giungiamo alla conclusione
che la scatola fatta di cartone era troppo poco resistente a quel
tipo di volo. A nostro parere se la scatola fosse stata più rigida
avrebbe superato la prova senza problemi.
Ore 15.50 : dopo un primo momento di scoraggiamento, ci lanciamo
nella seconda sfida del pomeriggio : riuscire a non rompere due uova
tangenti tra loro. Tutti gli altri gruppi assistendo al fallimento
del nostro primo tentativo pensavano che non ce l’avremo fatta: li
abbiamo fatti ricredere. Abbiamo recuperato le spugne presenti nel
progetto precedente e le abbiamo utilizzate per fare da involucro
protettore per le due nuove uova. Dopodiché abbiamo inserito le
spugne contenenti le uova in un secondo sacchetto di plastica,
riempito con dei “riccioli” gentilmente forniti dalla
professoressa.
Ore 16.00 :
ritorno in classe vittoriosi con le due uova in mano, mostrandole
come trofeo. Sorprendendo tutti, siamo arrivati secondi classificati.
Robotica
& Creatività
(le Uova Volanti)
Diario
di bordo, giorno 1:
Dopo
aver portato a termine le prove precedenti ed aver così formato la
nostra squadra, quest’oggi siamo stati sottoposti ad una nuova
sfida: la realizzazione di una navicella per il nostro uovo.
L’obbiettivo, far atterrare l’uovo a bordo del suo mezzo lanciandolo da un’altezza alquanto preoccupante, si è rivelato interessante. Senza perder tempo abbiamo assegnato i ruoli ad ogni membro e così abbiamo iniziato a organizzare il lavoro. I materiali messi a disposizione da ognuno di noi si sono rivelati tutti utili. Tra giornali, cotone, pluriball, spago, sacchetti e bottigliette di plastica forse saremmo riusciti a realizzare anche un’intera stazione spaziale per il nostro uovo ma ci siamo trattenuti.
L’iniziale brainstorming ci ha permesso di immaginarci il risultato finale. Il nostro cappello blu, con l’autorevolezza che contraddistingue un VERO capo di governo, ha diretto i lavori e dai suoi suggerimenti siamo partiti. L’idea è stata subito chiara: inserire l’uovo all’interno della bottiglietta avvolgendolo con una quantità industriale di giornali, cotone e pluriball. Il team però si è dibattuto su una questione in particolare: l’utilizzo di un paracadute; infatti il pessimismo del cappello nero si è subito fatto sentire, ‘’non servirà a nulla’’,’’perderemo solo tempo’’, ma al tempo stesso il suo antagonista ha lasciato aperta una speranza.
Al termine del primo atterraggio, l’ansia ha assalito la squadra, la voglia di conoscere l’esito ci ha spinto a uno spacchettamento sfrenato che ha rivelato un risultato positivo: l’uovo si è salvato.
Galvanizzati dalla riuscita e dallo stesso entusiasmo del nostro cappello rosso ci siamo subito curati della successiva sfida: portare in salvo ben due uova tangenti tra loro. Il progetto per questa prova è stato analogo al primo, inserire le due uova all’interno della bottiglia e ricoprirle con i materiali a disposizione. Questa volta però non siamo riusciti nell’intento: il secondo uovo è venuto a mancare e l’unica traccia che ha lasciato è stata una bella frittata.
Al termine dell’attività abbiamo tutti insieme analizzato aspetti positivi e negativi facendo così un resoconto. La squadra ha collaborato e tutti i membri sono stati attivi. Un dubbio però ci è rimasto: il paracadute è servito a qualcosa o è stato solo un elemento prettamente estetico?
L’obbiettivo, far atterrare l’uovo a bordo del suo mezzo lanciandolo da un’altezza alquanto preoccupante, si è rivelato interessante. Senza perder tempo abbiamo assegnato i ruoli ad ogni membro e così abbiamo iniziato a organizzare il lavoro. I materiali messi a disposizione da ognuno di noi si sono rivelati tutti utili. Tra giornali, cotone, pluriball, spago, sacchetti e bottigliette di plastica forse saremmo riusciti a realizzare anche un’intera stazione spaziale per il nostro uovo ma ci siamo trattenuti.
L’iniziale brainstorming ci ha permesso di immaginarci il risultato finale. Il nostro cappello blu, con l’autorevolezza che contraddistingue un VERO capo di governo, ha diretto i lavori e dai suoi suggerimenti siamo partiti. L’idea è stata subito chiara: inserire l’uovo all’interno della bottiglietta avvolgendolo con una quantità industriale di giornali, cotone e pluriball. Il team però si è dibattuto su una questione in particolare: l’utilizzo di un paracadute; infatti il pessimismo del cappello nero si è subito fatto sentire, ‘’non servirà a nulla’’,’’perderemo solo tempo’’, ma al tempo stesso il suo antagonista ha lasciato aperta una speranza.
Al termine del primo atterraggio, l’ansia ha assalito la squadra, la voglia di conoscere l’esito ci ha spinto a uno spacchettamento sfrenato che ha rivelato un risultato positivo: l’uovo si è salvato.
Galvanizzati dalla riuscita e dallo stesso entusiasmo del nostro cappello rosso ci siamo subito curati della successiva sfida: portare in salvo ben due uova tangenti tra loro. Il progetto per questa prova è stato analogo al primo, inserire le due uova all’interno della bottiglia e ricoprirle con i materiali a disposizione. Questa volta però non siamo riusciti nell’intento: il secondo uovo è venuto a mancare e l’unica traccia che ha lasciato è stata una bella frittata.
Al termine dell’attività abbiamo tutti insieme analizzato aspetti positivi e negativi facendo così un resoconto. La squadra ha collaborato e tutti i membri sono stati attivi. Un dubbio però ci è rimasto: il paracadute è servito a qualcosa o è stato solo un elemento prettamente estetico?
04/04/2019
SQUADRA:
I Savoia
DIARIO
DI BORDO - PROGETTO ROBOTICA & CREATIVITA’
Dopo
esserci riuniti in aula autogestita con tutti gli altri partecipanti
al progetto sopra accennato e aver condiviso il cibo con i propri
compagni per aumentare lo spirito di squadra, alle ore 14:00 ci siamo
trasferiti in 1 bsa per svolgere l’attività “l’apocalisse”.
Prima
di iniziare questa prova abbiamo assegnato un colore ad ogni membro
del team, come indicava il gioco dei “sei cappelli”. Questi
cappelli corrispondevano a diverse caratterizzazioni dei personaggi
in cui ci dovevamo identificare.
Successivamente
a questa divisione dei ruoli è iniziata l’attività principale il
cui obbiettivo era quello di ricoprire, in un primo momento uno e poi
due uova, con materiali portati da casa affinché esse non si
rompessero in seguito ad un lancio dal pontile della scuola.
Dopo
un accurato brainstorming in cui sono state proposte mote idee
innovative ma difficili da realizzare siamo giunti alla conclusione
di costruire un imballaggio intorno all’uovo per poi, dopo averlo
inserito in una bottiglia protettiva, posizionarlo all’interno di
un sacchetto a cui era annesso un paracadute. A causa della sua
difficile realizzazione abbiamo impiegato molto tempo nel disegnare
un progetto per poi infine passare alla parte realizzativa.
Il
risultato finale ci soddisfaceva molto ma a causa di un eccessivo
vento il paracadute dopo aver fatto volteggiare in aria il
contenitore del nostro uovo lo ha appoggiato a terra dolcemente ma
sfortunatamente fuori dal bersaglio prestabilito.
Nonostante
ciò il nostro uovo era intatto e così siamo passati alla seconda
prova in maniera rilassata.
Prendendo spunto dalle idee
non realizzate nella prima manche abbiamo costruito un contenitore
diverso e più resistente che ha permesso alle nostre uova di cadere
dal pontile in modo dolce anche senza paracadute e centrare il
bersaglio. Soddisfatti del risultato finale abbiamo recuperato le
nostre uova sotto una leggera pioggia e dopo aver tolto gli involucri
protettivi composti da carta di giornale, scotch, cotone e pluriball
le abbiamo riconsegnate alle professoresse Gobbo e Menegazzo.
Avendo
ripulito il tavolo da lavoro e sistemato i banchi abbiamo seguito il
conteggio dei punti e la costruzione della classifica al termine
della quale ci siamo classificati terzi a pari merito.
Matteo
Pompilio, Alba Tognetti
Tommaso
Marchiorio, Edoardo
Paccagnella
e Giancarlo Venturato
Colluto,
Dainese, Di Prima, Rajabi, Tayoubi, Zilio Grandi
NEL TERZO APPUNTAMENTO DEL MODULO 1: avvio di un Cosplay
Robotico.
Le squadre hanno il tempo di due incontri per
mettere a punto un robot che rispecchi le
caratteristiche ricavate da uno spezzone di film
noto. Devono altresì riprodurre un breve
dialogo
NEL QUARTO APPUNTAMENTO DEL MODULO 1: esibizione degli otto team.
ecco una sequenza di immagini e video
guardavideo 1
ma forse questo è più completo
guardavideo 2
guarda video idea vincente
guarda video Wally
IL PODIO VEDE:
MEDAGLIA D'ORO AI CYBERTAIL
MEDAGLIA D'ARGENTO AGLI IDEA VINCENTE
MEDAGLIA DI BRONZO AI FONTANA
PER LA RECITAZIONE:
MEDAGLIA D'ORO AI FONTANA
MEDAGLIA D'ARGENTO AGLI IDEA VINCENTE
MEDAGLIA DI BRONZO AI I BIDONI
LA GIURIA HA SEGUITO I SEGUENTI CRITERI:
FEDELTA' ALL'IMMAGINE
RECITAZIONE
USO DI STRUMENTAZIONE TECNICA
NEL TERZO APPUNTAMENTO DEL MODULO 1: avvio di un Cosplay
Robotico.
Le squadre hanno il tempo di due incontri per
mettere a punto un robot che rispecchi le
caratteristiche ricavate da uno spezzone di film
noto. Devono altresì riprodurre un breve
dialogo
NEL QUARTO APPUNTAMENTO DEL MODULO 1: esibizione degli otto team.
ecco una sequenza di immagini e video
guardavideo 1
ma forse questo è più completo
guardavideo 2
guarda video idea vincente
guarda video Wally
IL PODIO VEDE:
MEDAGLIA D'ORO AI CYBERTAIL
MEDAGLIA D'ARGENTO AGLI IDEA VINCENTE
MEDAGLIA DI BRONZO AI FONTANA
PER LA RECITAZIONE:
MEDAGLIA D'ORO AI FONTANA
MEDAGLIA D'ARGENTO AGLI IDEA VINCENTE
MEDAGLIA DI BRONZO AI I BIDONI
LA GIURIA HA SEGUITO I SEGUENTI CRITERI:
FEDELTA' ALL'IMMAGINE
RECITAZIONE
USO DI STRUMENTAZIONE TECNICA
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R2D2 degli IDEA VINCENTE |
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R2D2 de I BIDONI |
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BIG HEROE SIX dei FONTANA |
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I CYBERTAILS DA FUTURAMA |
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LE PINO con WALLY |
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LE PINO SI DIVERTONO |
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LE PINO SI PREPARAO PER LE BATTUTE (???) |
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I SAVOIA da FUTURAMA |
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I FONTANA con BIG HEROE SIX |
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I RESPONSABILI con IL GIGANTE DI FERRO |
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ROBOTS dei CAOS |
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